Il 25 aprile nell’anniversario della liberazione di Italia ma anche data che segna profondamente ideologiche politiche mediante una moltitudine di racconti con intenti fuorvianti e mistificatori, uscirà online il documentario “Streghe a Pachino”,  sequel a distanza di 50 anni da quello di Beppe Ferrara. Una scelta simbolica, decisa dal regista Lorenzo Muscoso che ha riportato alla luce una  questione rimasta per tanti anni nascosta, ma che segnò la storia di quel paese, e di come fu trattata dagli editori legati a vai partiti. Era il lontano 1963 quando il giornalista Salvatore Marino, mentre si recava al lavoro è  testimone di un un triste episodio. Una scena straziante che il reporter documenta visivamente con la sua macchina fotografica e che  trasmette all’agenzia stampa, la notizia, in poco tempo, finisce per fare il giro del mondo riportata tra i più autorevoli quotidiani inglesi e francesi.  Il fatto fu definito una messa in scena da parte dei comunisti per creare disordine e contrastare l’elezione del candidato sindaco Di Martino, esponente del partito democratico. Del caso se ne occupò anche Mauro De Mauro che cerco di reperire notizie al riguardo.  Si innescò una vera guerra mediatica tra le testate  interessate a difendere i propri interessi partitici. In questo questo nuovo film prodotto dalla Dreamworld Pictures, Muscoso indaga  nuovamente sull’accaduto cercando di accertare la la veridicità dei fatti  attraverso il ricordo e sentimenti del giornalista siracusano, ormai ottantenne, e i commenti di Orazio Barrese, firma storica del giornalismo, in un alternarsi tra passato e presente in quel percorrere quegli spazi narrati in precedenza, accompagnati dalle sonorità inquietanti del Maestro Marco Werba.  Una ricerca interessante raccontata anche dalla RAI (Link) che mostra come la la storia si conserva nonostante il trascorso del tempo

E’ possibile vedere il film su  dreamworldpictures.com

Ecco il trailer : youtu.be/iBM9iNNE1Uw